Storia
La cantina Fondo Cà Vecja nasce nel lontano 1971, ma in realtà esiste come azienda strettamente agricola dai primi anni ’20, quando si coltivavano solo alberi da frutto tipici della zona quali Albicocchi, Pesci e Susini.
Nel corso degli anni parte delle superfici furono impiantate a vigneto, dapprima con uve da tavola che venivano vendute fresche per il mercato, per poi passare in seguito alla coltivazione vera e propria di uve da vino tra le quali le più classiche del territorio : Sangiovese di Romagna, Trebbiano di Romagna
ed Albana di Romagna.
Verso la fine degli anni settanta, e soprattutto nel proseguire degli anni ottanta l’azienda amplia le produzioni vitate e di pari passo anche quelle vinicole riuscendo a produrre circa un migliaio di ettolitri annui. A Gestire l’azienda si affianca Il Sig. Gian Paolo Padovani, genero del sig. Cenni ed il figlio Pierluigi.
Si amplia così la struttura atta alla vinificazione e vengono prodotti vini nuovi per il mercato quali Barbera e Merlot.
Nel corso di quegli anni vengono effettuati svariati investimenti atti a migliorare le tecniche di vinificazione, quindi impianto di pigia diraspatura e la pressa soffice in linea, impianto per il condizionamento della temperatura fermentativa dei mosti e il rinnovamento delle vasche in acciaio inox.
Nel 1983 si ottiene il primo vino imbottigliato che aprirà la strada ad un incremento di produzione ed all’ottenimento dei primi vini a Denominazionedi Origine Controllata “Trebbiano di Romagna”e “Sangiovese di Romagna” vendemmia 1993.
Dalla metà degli anni novanta vengono proseguite
le opere di impianto (con l’eliminazione dei vecchi impianti) dei nuovi vigneti con maggiore densità
e con un’accurata selezione di cloni adatti alle condizioni pedo-climatiche del terreno e vengono confezionate circa 35.000 bottiglie annue delle svariate tipologie vinificate tra le quali l’innovativo Pignoletto, Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Sauvignon Bianco.
Entra a far parte della Società il nipote del sig. Giancarlo, il Perito agrario Simone Padovani che si occupa dei processi di vinificazione e della commercializzazione che dall’anno 1997 si fregia della nuova denominazione di origine controllata “Colli d’Imola”. I Vini sono tutt’oggi commercializzati direttamente dai produttori nella zona dell’imolese,bolognese, buona parte in Piemonte, Lombardia, Trentino ed anche in Germania e Belgio.
Particolare attenzione è rivolta al consumatore per la vendita di vino sfuso ed imbottigliato direttamente dall’azienda.
Filosofia
La filosofia aziendale è sicuramente mirata al raggiungimento di un’ottima qualità legata ad un prezzo perlopiù accessibile. La posizione dei vigneti in un terreno fertile e collinare (dai 60 metri ai 250 metri s.l.m.) sono particolarmente adatti a basse rese produttive per l’ottenimento di vini di buon carattere e spiccata personalità che hanno saputo dimostrare prova di qualità oggettiva ai vari concorsi enologici e ottime capacità di longevità nel tempo. Tuttavia, per soddisfare le esigenze più svariate del consumatore finale, abbiamo deciso di adoperare su due piani ben distinti: da un lato producendo vini più immediati e meno impegnativi che vengono elaborati con metodologie classiche (nel caso dei vini
venduti sfusi una dozzina di tipologie differenti, e dei vini imbottigliati base) e dall’altro cercando di ottenere vini più complessi e strutturati
che derivano da vigneti particolarmente curati e dalle basse rese produttive (spesso viene praticato il diradamento delle uve), che in questo caso necessitano di cure enologiche più lunghe ed attente (Vini a Doc Colli d’Imola e le Riserve affinate in Barrique).